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CARBOFOBIA & SOCIAL

La paura diffusa oggi nei social: "I carboidrati fanno male!"

La carbofobia, come dice la parola stessa, altro non è che la paura di ingrassare mangiando alimenti contenenti carboidrati. 
Pane, pasta, patate vengono associati al male dalle persone che soffrono di questo disturbo, come qualcosa di cui doversi privare per raggiungere i propri obiettivi. 

Provate ad immaginare: “Cosa può accadere se ciò di cui vi private fosse la benzina che serve al vostro corpo per vivere?”
I carboidrati hanno, insieme ai grassi, una funziona energetica che ci permette di compiere qualsiasi attività interna ed esterna al nostro corpo (respirare, pensare, camminare e allenarci). 

Ma allora, come mai chi segue diete “low carb “ o “zero carb” riesce tranquillamente a vivere? 
Semplice. Sono strategie che si possono usare, ma non nel lungo termine.
Infatti, usandole, nel giro di poco tempo, si può perdere peso, ci si può sgonfiare e perdere i liquidi in eccesso (un esempio è la ketogenica)…

...ma cosa succede procedendo su questa linea per un lungo periodo?

  • Diminuiscono le energie
  • Rallenta il metabolismo
  • Possibile amenorrea nelle donne
  • Sbalzi d’umore e diminuzione della libido
  • Gonfiore e disturbi intestinali (disbiosi)

Lo stress che comporta una dieta fatta di privazioni, è molto più elevato dei risultati che essa stessa può realmente apportare al nostro corpo.

Il deficit specifico di un determinato macronutriente, porta il corpo in una fase delicata e critica. 
La sua privazione e assenza spingerà sempre di più il nostro corpo e la nostra mente nel pretendere di assumerli e a chiederci in maniera assillante sempre più zuccheri.

Le persone che ricorrono a questo tipo di diete prive di carboidrati, sbilanciate e piene di restrizioni, possono sfociare in una vera e propria carbofobia o peggio ancora in uno dei diversi disturbi del comportamento alimentare (DCA).

I principali disturbi alimentari sono:

  • L’anoressia nervosa, con una perdita progressiva del peso corporeo dovuto alla riduzione drastica delle calorie ingerite per paura di ingrassare;
  • La bulimia nervosa, che provoca un’alternanza drastica tra abbuffate e successiva/quasi immediata eliminazione del cibo (vomito indotto);
  • Il BED (Binge Eating Disorder) che prevede delle abbuffate come la bulimia nervosa, ma senza dei successivi comportamenti compensatori e che portando spesso il soggetti a soffrire di obesità.

La nostra mente e il nostro corpo raggiungono livelli così alti di stress che senza una consapevolezza alimentare porta il soggetto ad abbuffarsi, ed in poco tempo tutto questo potrebbe sfociare in una vera e propria malattia.

Il problema è che le persone continuano imperterriti con la loro low carb proprio per un fattore mentale. 
I falsi miti sono duri da sfatare, soprattutto quando sono 30 anni che ce li ripetono e ce li propinano in qualsiasi salsa.  
Come l’ultima arrivata: una polverina magica che se messa sulla pizza abbassa l’indice glicemico. 

Rispondi a questa domanda: “Se fossimo tutti consapevoli di cosa e come mangiamo, se sostenessimo un alimentazione sana, equilibrata in macro e micronutrienti e soprattutto sostenibile per tutta la vita, sarebbe veramente necessario mettere una polverina sulla pizza?”
La risposta è decisamente: NO. 

In un’alimentazione equilibrata una pizza non ti cambia la vita e di sicuro non ti farà ingrassare. 
Quello che invece compromette la tua salute è mangiare male, sia che esso comprenda alimenti di poca qualità ad ogni pasto (junk food) sia che la tua alimentazione non sia completa (eliminazione dei carboidrati).

Al giorno d’oggi viviamo in una società interamente influenzata dai social media (un grande esempio Instagram).
Sempre più influencer rappresentando questo ideale di bellezza dove, chi ha il vitino da vespa, cosce lunghe e magre e visi eterei, può raggiungere il successo!
Ora, provate a pensare a questo costante bombardamento di notizie che provengono dal web, dove la magrezza (quella che non ha nulla a che vedere con la salute) ha un valore morale e le persone magre vengono considerate migliori, più intelligenti, di successo, desiderabili e più meritevoli, valutate solo dal livello estetico.

E’ proprio qui, che si accende quella miccia che, se non presa in tempo, può scatenare un incendio, uno di quelli che difficilmente si spegne crescendo. 
Come sempre a farla da padrone è l’equilibrio. 
Un’alimentazione equilibrata e sostenibile può migliorarci la vita.

Prima di credere a tutto ciò che ti viene mostrato…

  • inizia a pensare da solo e non in relazione agli altri
  • inizia a credere che sia giusto bilanciare e che togliere non sia normale, o peggio ancora privarsene
  • scegli un prodotto o un servizio dopo averlo valutato con le competenze e gli studi, non perché sponsorizzato dall’influencer di turno
  • inizia a connetterti veramente con il mondo reale e con te stesso

La vera connessione non è quella dei social. Se il tuo scopo è quello di rimetterti in forma, abbandona l’idea di “dieta” che abbia un inizio e una fine.

Se scegli la perdita di peso come un periodo di tempo limitato, come un obiettivo momentaneo, hai fallito prima di iniziare. 
Seguire “diete lampo” togliendo i carboidrati, non solo rafforzerà in te l’idea che alcuni cibi facciano male (carbofobia), ma ti disabitueranno a consolidare quelle azioni che devono diventare abitudini sostenibili per raggiungere l’obiettivo.

Consolida le abitudini sane, senza una data di scadenza per la tua dieta.
Vivile con piacere senza restrizioni, condividile con gli altri, e sarai per sempre una persona diversa, che oltre al peso avrà cambiato per sempre, con la consapevolezza, anche il proprio  modo di pensare.

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